Quale miglior modo per un runner se non brindare alle festività natalizie con un allenamento di gruppo tra amici.
Vivere lo sport con passione ha il suo fascino, ma poterlo condividere con gli altri come momento di partecipazione comune ad un progetto, come esperienza che affratella perché vissuta da diversi punti di vista lo rende sicuramente più emozionante, toccante, entusiasmante.
In questi momenti si combinano non solo le aspettative sportive, ma anche progetti, sogni, speranze. Esperienze fondamentali in ogni rapporto umano, perché in grado di potenziare la formazione culturale del singolo e quindi della collettività, lanciandoci “in cerca dell’incredibile”, in un turbinio di condivisione d’idee.
Vi lascio con uno stralcio di una lettera in cui Thomas Jefferson, nel 1813, descrive l’idea così:
“Se c’è qualcosa che la natura ha reso meno suscettibile di altre di proprietà esclusiva, questa è l’azione del pensiero che noi chiamiamo idea. Può essere posseduta in modo esclusivo solo fino a quando la teniamo per noi, ma nel momento in cui la divulghiamo diviene gioco forza possesso di chiunque la ascolti e chi la ascolta non può più perderne il possesso… Inoltre il fatto che qualcuno riceva un’idea non implica che chi la fornisce ne perda la possibilità: come chi accende la sua candela dalla mia riceve luce senza lasciarmi al buio, chi riceve un’idea da me riceve un’istruzione senza che la mia venga diminuita… È quindi un fatto di natura che le idee possano diffondersi da uomo a uomo senza restrizione, con mutua crescita degli individui e della loro condizione […] e allora le invenzioni non possono essere, per natura, soggette a proprietà.
Bellissima mattinata, grazie
Grazie a te Rita è stato un piacere!!!!